“Il Cappotto Invisibile” di Emilio Molinari e Fabio Roggiolani

Vi presentiamo l’articolo pubblicato sulla rivista “Ecofuturo” da Emilio Molinari e Fabio Roggiolani sul Cappotto Invisibile

Oggi vi vogliamo parlare dell’isolamento dei sottotetti attraverso la tecnica del CAPPOTTO INVISIBILE ISOLARE.

La superficie che più disperde calore di una casa è sicuramente il soffitto.

Due sono le ragioni:

  • la prima è che rappresenta la maggiore superficie disperdente di tutta l’abitazione

  • la seconda è che, siccome l’aria calda sale verso l’alto, ridurre le dispersioni del soffitto è più importante che dalle altre parti.

In un abitazione non isolata la dispersione di calore generalmente avviene il 40% attraverso il tetto, 30% attraverso le pareti esterne, 25-30% attraverso le finestre e solo l’8% circa dal pavimento.

Isolare un tetto con le tecniche tradizionali richiede molte ore di lavoro per stendere materassi o pannelli ottenendo spesso un risultato di qualità mediocre per la difficoltà di ottenere una superficie uniforme e omogenea. In altri casi si ricorre al rifacimento completo del tetto, con una spesa elevata, in quanto sono necessarie autorizzazioni statali e diverse settimane di lavoro.

Grazie al sistema CAPPOTTO INVISIBILE ISOLARE è però possibile isolare sottotetti non abitabili, tramite l’insufflaggio con fibra di cellulosa, in modo ECONOMICO E RAPIDO!

Perchè invisibile? Perché non va a variare nulla dell’aspetto esterno dell’edificio, quantomeno la volumetria e quindi non ha bisogno di autorizzazioni ne di progetti.

La fibra di cellulosa è un materiale sfuso ricavato dal riciclo dei giornali: è auto-estinguente, durevole, non attaccabile da roditori o insetti e certificato UE.

La completa esecuzione dell’isolamento di una casa di normali dimensioni, con questa tecnica, si esegue solamente in mezza giornata. Questo è possibile perché sul tetto accede un solo operatore, che tramite un tubo distribuisce il materiale uniformemente, telecomandando il macchinario posto a terra. Gli spessori di fibra di cellulosa che normalmente si posano nei sottotetti variano dai 20 ai 40 cm e conferiscono al tetto un’eccezionale coibentazione, superiore anche alle tecniche classiche, costrette a contenere gli spessori entro certi limiti. Ove richiesto si montano anche camminamenti o soppalchi con prefabbricati appositi, velocissimi nell’installazione.

La tecnologia del CAPPOTTO INVISIBILE ISOLARE non ha rivali per i tetti realizzati in canniccio in cui non è possibile appesantire la struttura. Un spessore di isolante di 20cm di fibra di cellulosa pesano solo 6 kg al metro quadrato.

Coibentando cosi il proprio sottotetto si aumenta il benessere abitativo! In inverno le temperature degli ambienti si alzano di almeno tre gradi ed in estate viceversa si abbattono le temperature massime.

Coibentare un tetto con trenta centimetri di fibra di cellulosa, oltre a costare oggettivamente poco, fa risparmiare almeno il 30% di combustibile. In 3/4 anni si è ripagata la spesa iniziale e dal quarto anno in poi si guadagna, anche senza incentivi. Grazie agli incentivi statali (Bonus casa e Bonus risparmio energetico) il tempo di ammortamento della spesa si riduce ulteriormente! Esiste un investimento migliore?

Possiamo infine affermare che il sistema del CAPPOTTO INVISIBILE ISOLARE è MOLTO ECOLOGICO. Oltre ad utilizzare un tipo di materiale che proviene dal riciclo dei giornali, riduce di molto le emissioni inquinanti. Isolare un tetto con 30 cm di fibra di cellulosa, in terminoi di CO2 prodotta, equivale ad eliminare un auto diesel di medie dimensioni dalla circolazione!

Al prossimo articolo, dove descriveremo gli eccezionali vantaggi per chi isola con l’insufflaggio sia il tetto che le pareti.

Emilio Molinari e Fabio Roggiolani