La seconda vita dei nostri quotidiani

E se vi dicessi che i quotidiani italiani riciclati finiscono all’interno delle vostre pareti, ci credereste? Ebbene sì, dare una seconda vita ad un prodotto non è mai stato così innovativo! Gli oggetti più comuni che si ottengono dal riciclo della carta sono per esempio quaderni, libri, agende, riviste,… e fibra di cellulosa: essa deriva appunto da vecchi quotidiani che, dopo un processo a bassissime emissioni, vengono sminuzzati. Con l’aggiunta di sali minerali otteniamo un prodotto resistente al fuoco e inattaccabile da roditori e parassiti. Grazie alla bassa conducibilità termica, la fibra di cellulosa è considerata fra i migliori isolanti in commercio. Infatti è utilizzata come materiale da insufflare nelle intercapedini e nei sottotetti grazie alla sua facilità di distribuzione negli spazi vuoti.

La crescita dei consumi dovuta al progresso economico porta all’aumento dei rifiuti, con effetti devastanti sul nostro ecosistema, come cambiamenti climatici, disboscamento e inquinamento. Una soluzione a questo è il riciclo: esso ci permette di avere un impatto positivo sul nostro pianeta, perché riciclare richiede molta meno energia rispetto alla produzione di oggetti a partire da zero. In più lo smaltimento dei rifiuti nelle discariche immette sostanze nocive nell’aria, nell’acqua e nel terreno.

Nello specifico, riciclare carta significa ridurre l’inquinamento delle acque del 35% e quello atmosferico del 74% e, per ogni tonnellata di carta riciclata, vengono salvati ben 17 alberi. Se, oltre a questo, aggiungiamo il fatto che insufflare la carta riciclata nelle intercapedini e nel sottotetto contribuisce all’alzamento della temperatura interna della casa e quindi ad una diminuzione delle emissioni di CO2 nell’aria (derivanti dal riscaldamento domestico), possiamo comprendere l’enorme potenzialità della fibra di cellulosa!